Dal 24 agosto 2023 gli utilizzatori professionali e industriali di materiali con concentrazione di diisocianati superiore allo 0.1% dovranno seguire appositi corsi di formazione per ricevere un attestato per l’utilizzo sicuro del prodotto. 

Di seguito alcune informazioni utili: 

Cosa sono i diisocianati: 

I diisocianati sono un gruppo molto ampio di composti chimici caratterizzati dalla presenza di due unità di cianati ed un’unità di idrocarburi alifatici o aromatici; essi sono classificati in modo armonizzato come sensibilizzanti delle vie respiratorie di categoria 1 e come sensibilizzanti della pelle di categoria 1 e sono presenti in particolare in schiume, sigillanti e rivestimenti. 

Quando è obbligatoria la formazione:  

 La formazione obbligatoria è rivolta a chiunque utilizzi i prodotti, siano lavoratori o lavoratori autonomi. 

Quali sono i prodotti con i diisocianati: 

 Esistono molti prodotti che possono contenere diisocianati, di seguti alcuni esempi specifici: 

  • schiume poliuretaniche (in molte la percentuale è inferiore allo 0,1%) 
  • colle poliuretaniche, nel maggior parte dei casi si tratta di difenilmetano diisocianato MDI (anche qui in molte la percentuale di diisocianato è inferiore allo 0,1%); 
  • catalizzatori di molte vernici bicomponenti, non solo per le poliuretaniche ma a volte anche per le vernici all’acqua; 
  • resine bicomponenti, adesivi, sigillanti, isolanti, vernici a base poliuretanica. 

A quali settori è rivolta la formazione:

I prodotti contenenti diisocianati vengono utilizzati in particolar modo nei seguenti settori: 

  • Automotive: vernici, colle, isolanti, sigillanti e incollaggio di fibre, rivestimento pianale dei veicoli. 
  • Carrozzerie 
  • Fonderie 
  • Edilizia e costruzioni: sigillanti, colle, materiali isolanti, stucchi (impiantisti, serramentisti, carpenteria tetto, cappottista, imbianchini) 
  • Elettricità ed elettronica: isolamento dei cavi, circuiti stampati rivestiti in poliuretano 
  • Industria mineraria: sigillanti e materiali isolanti 
  • Industria alimentare: materiali da imballaggio e lacche 
  • Materie plastiche: plastica flessibile e non, espansa e cellulare 
  • Stampa: inchiostri e lacche Legname e mobili 
  • Tessile: fibre tessili sintetiche 
  • Assistenza medica: ingessature in poliuretano 
  • Produttori di mobili 

Cosa fare se si ha a che fare con i diisocianati: 

 Il primo passo da fare e controllare le schede di sicurezza dove deve essere presente sia la presenza o assenza di diisocianati ma anche la percentuale del componente. 

Se la presenza dei diisocianati è superiore alla percentuale del 0,1%, si può cercare di sostituire il prodotto con uno con percentuale inferiore e nel caso non fosse attuabile questa scelta attenersi alla normativa, necessario così un rigoroso percorso di valutazione dei rischi, formazione e addestramento specifici, sorveglianza sanitaria con individuazione dei soggetti vulnerabili. 

 Modalità della formazione: 

Formazione base-intermedia: 4 ore in modalità FAD (formazione a distanza) asincrona con test finale. 

A chi è rivolta: 

  • Manipolazione di miscele all’aperto a temperatura ambiente (compresi tunnel per la produzione di schiuma) 
  • Trattamento meccanico successivo (ad esempio taglio) di articoli non completamente stagionati che non sono più caldi 
  • Applicazione con pennello 
  • Applicazione per immersione o colata 
  • Applicazione con rullo 
  • Applicazione a spruzzo in cabina ventilata 
  • Pulitura e rifiuti 
  • Qualsiasi altro uso con un’esposizione simile per via cutanea e/o per inalazione (es.: schiume poliuretaniche per isolamento termo-acustico) 

Formazione avanzata: 8 ore in modalità FAD (formazione a distanza) asincrona con test finale. 

A chi è rivolta: 

  •  Manipolazione all’aperto di formulazioni calde o bollenti (>45°);
  • applicazione a spruzzo all’aperto 
  • Applicazione con ventilazione limitata o esclusivamente naturale (anche in grandi capannoni industriali) 
  • Applicazione a spruzzo ad alta pressione (ad esempio schiume, elastomeri)
    qualsiasi altro uso con un’esposizione simile per via cutanea e/o per inalazione
     

 Il ns. team di consulenti tecnici/commerciali resta a completa disposizione per qualsiasi informazione aggiuntiva. 

Ottenere la certificazione ISO/IED 27001, specialmente dopo l’entrata in vigore del GDPR, rappresenta una delle principali soluzioni delle aziende sia pubbliche che private per la corretta gestione delle informazioni.

Il valore delle informazioni va oltre le parole, i numeri e le immagini riportati su carta: conoscenza, concetti, idee, marchi sono esempi di forme intangibili delle informazioni. In un mondo interconnesso, le informazioni e i processi, i sistemi, le reti e il personale coinvolti nel loro trattamento e nella loro protezione, sono elementi che, allo stesso modo di qualsiasi altro asset di importanza per il business, hanno un valore rilevante per un’organizzazione, e di conseguenza meritano o richiedono protezione a fronte di diversi pericoli.

La ISO/IEC 27001 fornisce un insieme di specifiche e requisiti per implementare un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (ISMS) –un sistema di processi, documenti, tecnologie e persone, che aiuta a gestire, monitorare, controllare e migliorare la sicurezza delle informazioni di una organizzazione.
L’ottenimento di una certificazione ISO/IEC 27001 ha grande valore ed è la prova tangibile della volontà di un’organizzazione di rispettare standard per la sicurezza delle informazioni accettate internazionalmente.

In tale contesto la certificazione ISO 27001, attraverso l’introduzione e il mantenimento di un idoneo sistema di gestione documentato in grado di regolamentare il trattamento dei dati e delle informazioni Aziendali, consente all’azienda di:

  • attuare sistematicamente la politica di sicurezza informazioni
  • applicare una gestione globale dei rischi legati alla sicurezza delle informazioni e sistemi corrispondenti
  • attuare un monitoraggio efficace dei settori a rischio
  • definire ed attuare idonei obiettivi ed interventi di sicurezza
  • rispettare i principi legislativi e contrattuali
  • attuare metodiche generali (anche non tecniche)
  • eseguire un’analisi sistematica dei rischi.

Pur trattando di sicurezza delle informazioni, la norma ISO 27001 non solleva l’azienda dal rispetto delle misure minime di sicurezza e dalla protezione dei dati e della Privacy in ottemperanza alla legislazione in vigore.

Legge sulla privacy e norma ISO 27001 si rivelano casomai complementari: la prima tutela dati sensibili, mentre la ISO 27001, che pure richiede che ciò sia fatto, si focalizza sui dati di business dell’organizzazione aziendale, da tutelare nell’interesse stesso dell’azienda.

Oggi desideriamo parlare della norma ISO 14064, una delle norme internazionali più importanti per la gestione delle emissioni di gas a effetto serra.

L’ISO 14064 fornisce un quadro completo per la misurazione, la gestione e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. La norma ricorrendo a specifici fattori di conversione permette di rendicontare le emissioni di gas GHG  – espresse in Tonnellate di CO2 equivalente – connesse a tutte le attività aziendali ricomprese nel perimetro di certificazione..

La norma ISO 14064 è composta da tre parti:

  • Parte 1: specifica i requisiti per la misurazione e la quantificazione delle emissioni di gas a effetto serra, nonché per la loro relativa gestione. Questa parte della norma definisce anche i principi e le linee guida per l’implementazione di un sistema di gestione delle emissioni di gas a effetto serra.
  • Parte 2: fornisce una guida per la realizzazione di progetti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Questa parte della norma definisce anche i principi e le linee guida per la verifica dei progetti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
  • Parte 3: fornisce una guida per la verifica e la validazione dei rapporti sulle emissioni di gas a effetto serra. Questa parte della norma definisce anche i principi e le linee guida per la verifica e la validazione delle dichiarazioni sulle emissioni di gas a effetto serra.

L’implementazione della norma ISO 14064 può aiutare le organizzazioni a raggiungere una maggiore efficienza energetica, ridurre i costi operativi e migliorare l’immagine dell’azienda. Inoltre, l’adozione di questa norma può contribuire significativamente alla lotta contro il cambiamento climatico.

In sintesi, la norma ISO 14064 fornisce un quadro dettagliato per la gestione delle emissioni di gas a effetto serra, che può essere utilizzato da qualsiasi organizzazione, indipendentemente dal settore di attività. Se la vostra organizzazione è interessata a implementare la norma ISO 14064, vi consigliamo di contattare un esperto del settore per una consulenza adeguata.

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è una figura fondamentale all’interno dell’organizzazione aziendale, il cui compito principale è quello di verificare le garanzie presenti in materia di  sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro.

Il RLS è l’unica figura del Servizio di Prevenzione e Protezione che deve essere obbligatoriamente eletto dai lavoratori per rappresentare i loro interessi in materia di sicurezza e salute sul lavoro, e non disegnato dal Datore di Lavoro.

La sua nomina è prevista dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, che stabilisce le norme di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il RLS ha il compito di vigilare sulla sicurezza sul posto di lavoro, partecipando alle verifiche di sicurezza e alle indagini sugli incidenti, promuovendo la cultura della sicurezza e valutando i rischi presenti nell’ambiente lavorativo. Inoltre, il RLS deve partecipare alle riunioni periodiche di sicurezza e fornire supporto e consulenza ai lavoratori in caso di problematiche legate alla sicurezza.

Per poter svolgere il suo ruolo, il RLS deve essere formato e informato sulle normative di sicurezza e sulle procedure da seguire in caso di emergenze. Inoltre, il RLS deve essere in grado di comunicare in modo efficace con i lavoratori e con l’azienda, fornendo informazioni sulla sicurezza e sulle normative da rispettare.

La presenza del RLS è importante per garantire la sicurezza dei lavoratori, ridurre il rischio di incidenti e migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro. Inoltre, la collaborazione tra il RLS e l’azienda può contribuire a migliorare la cultura della sicurezza all’interno dell’organizzazione.

La figura del RLS è obbligatoria per tutte le aziende che impiegano almeno un lavoratore.

  • Nelle aziende o unità produttive che occupano più di 15 dipendenti, il RSL viene eletto o designato nell’ambito delle rappresentanze sindacali presenti nell’azienda o in mancanza di esse, fra i lavoratori dell’azienda medesima;
  • Nelle aziende che occupano fino a 15 dipendenti, il RSL è eletto direttamente dai lavoratori al loro interno.

In mancanza della possibilità di avere un RLS interno all’ azienda, si deve ricorrere al RLST ossia al Rappresentante dei Lavoratori Territoriale che è di norma comunicato alle aziende dall’organismo paritetico di cui all’art. 1, lett. ee) della legge o dal Fondo competente (ossia il Fondo istituito presso l’INAIL dall’art. 52 della legge (comma 6), dopo richiesta da parte dell’ azienda tramite l’apposito portale INAIL.

Un RLS è titolare del:

  • diritto di partecipazione, cioè il diritto di prendere parte effettiva al procedimento di valutazione e prevenzione dei rischi sussistenti all’interno dell’ambiente lavorativo;
  • diritto di informazione, ossia il diritto di ricevere e dare tutte le informazioni utili al fine di neutralizzare le situazioni rischiose per i lavoratori impiegati in un’azienda o in un contesto produttivo;
  • diritto di consultazione, nell’ambito del procedimento che il datore di lavoro è tenuto a seguire per agire in conformità alla legge;
  • diritto di proposizione , per rendere completo e definitivo il programma di prevenzione.

In particolare, la norma attribuisce al Rappresentante il potere di:

  • accedere ai luoghi di lavoro;
  • essere consultato preventivamente ed in modo tempestivo in tutte le tappe previste per il procedimento di prevenzione dei rischi, sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione di rischi generici e specifici (incendi, primo soccorso etc.) nonché sull’organizzazione della formazione dei lavoratori;
  • ricevere le informazioni e la documentazione aziendale sui rischi e sulle misure relative, sugli impianti, ambienti e organizzazione del lavoro nonché quelle dei servizi di vigilanza. Sul punto, per vero, sembra opportuno precisare che, secondo quanto previsto dal correttivo del 2009, l’accesso al documento di valutazione del rischio- anche ove sia racchiuso su supporto informativo- non debba valicare i limiti del contesto aziendale e non possa pertanto essere asportato al suo esterno;
  • ricevere adeguata formazione;
  • promuovere misure di prevenzione;
  • partecipare alle riunioni previste dalla normativa;
  • ricorrere o formulare osservazioni in merito alla sicurezza alle autorità competenti.

Per svolgere le proprie funzioni di Rappresentante, questi deve disporre del tempo, degli spazi e dei mezzi necessari al loro svolgimento senza tuttavia perdere la propria retribuzione e senza subire pregiudizio alcuno a causa di esse.

Per contro, deve rispettare i segreti industriali in ordine alle informazioni presenti nel documento di valutazione e ai processi lavorativi di cui viene a conoscenza nell’esercizio delle proprie funzioni e a non rivestire funzione di responsabile o addetto al servizio di prevenzione, stante l’incompatibilità di detti incarichi con quella di Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

In conclusione, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è una figura fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori e la tutela della loro salute. La sua presenza all’interno dell’azienda è un segnale di attenzione nei confronti dei lavoratori e di impegno per la sicurezza sul posto di lavoro.

Nel “Global Gender Gap Index”, ovvero l’indice redatto annualmente dal World Economic Forum che misura la disparità di genere in termini di partecipazione economica e politica, salute e livello di istruzione, l’Italia si colloca al 63° posto su 146 paesi e, cosa ancora più rimarchevole, è 25° su 35 paesi europei.

Basta questo dato per mostrare quanto ancora ci sia da fare in materia di parità di genere.

Proprio per questo, il Governo ha stanziato delle risorse all’ interno del P.N.R.R. atte ad incentivare le politiche connesse alla riduzione delle disparità di genere presenti nelle aziende.

La “Certificazione della parità di genere” basata sulla prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, ha come finalità quella di favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale e quindi di migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, di leadership e di armonizzazione dei tempi vita.

Le organizzazioni che otterranno la certificazione potranno usufruire di:

  • Sgravi contributivi che possono arrivare fino a 50.000,00 euro ogni anno;
  • Punteggi più alti ottenuti nei bandi di gara per l’acquisizione di forniture;
  • Premi nei punteggi per la concessione di aiuti di stato e finanziamenti pubblici;
  • Aumento del grado di attrattività della propria azienda verso i lavoratori

La Certificazione prevede l’adozione di specifici indicatori, Key Performance Indicator (KPI), in relazione a 6 aree di valutazione per le differenti variabili che contraddistinguono un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere:

  • Cultura e strategia
  • Governance
  • Processi Human Resources
  • Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
  • Equità remunerativa per genere
  • Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

Ogni area è contraddistinta da un peso percentuale, per un totale pari a 100, che contribuisce alla misurazione del livello attuale dell’organizzazione e rispetto al quale è misurato il miglioramento nel tempo. Ogni indicatore è associato a un punteggio il cui raggiungimento o meno viene ponderato per il peso dell’area di valutazione: è previsto il raggiungimento del punteggio minimo complessivo del 60% per determinare l’accesso alla certificazione da parte dell’organizzazione.

La certificazione ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale.

Per avere maggiori informazioni contattaci via e-mail all’indirizzo info@certezza.srl oppure telefonicamente 055 012 8838

Redatto in collaborazione con

ISO 13009 – DI COSA SI TRATTA?

La norma ISO 13009 supporta il gestore nell’identificare le caratteristiche di unicità del proprio stabilimento, facendo crescere una gestione consapevole dei rischi e delle conseguenti opportunità, considerando anche elementi premianti nei futuri procedimenti di assegnazione delle concessioni.

La certificazione ISO 13009, il cui certificato ha una validità di 3 anni, dimostra una gestione sostenibile delle spiagge e il rispetto dei requisiti di qualità del servizio e delle strutture.

L’adesione allo standard ISO 13009 è volontaria e può essere sostenuta da gestori pubblici o privati di stabilimenti balneari, di strutture ricettive, di spiagge libere attrezzate, circoli, associazioni sportive. È allo stesso tempo uno strumento utile per agenzie di viaggio, promotori immobiliari e amministrazioni locali per valorizzare e contribuire alla gestione sostenibile delle coste.

La ISO 13009 è dunque uno strumento di garanzia che il livello dei servizi erogati è oggettivamente elevato.

 

QUALI SONO I VANTAGGI CONCRETI DELLA CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 13009

 

  • Le attuali concessioni demaniali marittime non saranno più valide a far data del 31 dicembre 2023 e il settore balneare dovrà pertanto essere aperto alle regole del libero mercato. Questo significa che le Concessioni dovranno essere messe a gara per rispettare le regole comunitarie determinate dalla cosiddetta “Direttiva Bolkestein”. La certificazione UNI EN ISO 13009 è stata identificata come elemento premiante per la graduatoria delle gare che dovranno essere svolte.

A questo aspetto si aggiungono ulteriori vantaggi:

  • Migliore immagine sul mercato e marketing ambientale;
  • Aumento delle prestazioni e della qualità del servizio turistico;
  • Migliore soddisfazione dei clienti;
  • Facilitazioni in sede di bandi e gare inerenti gli stabilimenti balneari;
  • Rispetto della conformità normativa;
  • Mantenimento e miglioramento delle infrastrutture ad un elevato stato di efficienza;
  • Analisi e gestione dei rischi ambientali, sociali ed economici;
  • Prevenzione degli incidenti e gestione delle emergenze;
  • Minor impatto sull’ambiente contribuendo alla sostenibilità ambientale ed economica locale;
  • Miglioramento del tessuto economico e sociale delle località balneari;
  • Crescita economica della Regione.

 

MODALITA’ DI INTERVENTO

Certezza S.r.l. si affiancherà all’ imprenditore e lo seguirà durante tutto il ciclo di preparazione alla certificazione supportando e agevolando l’ iter procedurale necessario alla corretta e positiva certificazione da parte di un ente terzo abilitato e riconosciuto a livello nazionale.

Dal primo contatto informativo, alla definizione degli step necessari, alla consulenza operativa, Certezza S.r.l. sarà a fianco del gestore dello stabilimento che potrà contare su un continuo e affidabile punto di riferimento.

La norma ISO 45001 “Occupational health and safety management systems — Requirements with guidance for use” in italiano “Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e guida per l’uso”, è una norma internazionale che specifica i requisiti per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (in inglese: OHS, in italiano SSL) e fornisce indicazioni per il suo utilizzo, per consentire alle organizzazioni di fornire posti di lavoro sicuri e salubri prevenendo infortuni sul lavoro e problemi di salute, nonché migliorando SSL in modo proattivo.

È applicabile a qualsiasi organizzazione che desideri istituire, implementare e mantenere un sistema di gestione per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, eliminare o ridurre i rischi (comprese le carenze del sistema), sfruttare le opportunità di SSL. Aiuta un’organizzazione a raggiungere i risultati attesi del proprio sistema di gestione.

Coerentemente con la politica aziendale per la sicurezza e salute dei luoghi di lavoro, i risultati attesi di un sistema di gestione SSL comprendono:

a) miglioramento continuo delle prestazioni relative alla SSL;

b) soddisfacimento dei requisiti legali e di altri requisiti;

c) raggiungimento degli obiettivi per la SSL.

ISO 45001 è applicabile a qualsiasi organizzazione indipendentemente dalle sue dimensioni, tipo e attività. È applicabile ai rischi SSL sotto il controllo dell’organizzazione, tenendo conto di fattori come il contesto in cui opera l’organizzazione e i bisogni e le aspettative dei suoi lavoratori e delle altre parti interessate.

 

VANTAGGI CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 45001

L’INAIL concede riduzioni del premio assicurativo alle imprese che hanno effettuato miglioramenti o azioni di prevenzione degli infortuni al fine di salvaguardare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. Gli interventi che permettono di accedere a tali riduzioni sono quelli previsti dal Modello OT 24 (oscillazione del tasso di tariffa per prevenzione). Tra questi interventi, la certificazione secondo lo standard ISO 45001 è quella che permette di ottenere il punteggio massimo per l’ottenimento dello sconto sul premio.

Lo sconto sarà variabile in base al numero dei lavoratori presenti in azienda:

Fino a 10 dipendenti: riduzione 28%;

Da 11 a 50 dipendenti: riduzione 18%;

Da 51 a 200 dipendenti: riduzione 10%;

Oltre 200 dipendenti: riduzione 5%.

Come richiedere lo sconto INAIL

Qualsiasi azienda certificata ISO 45001 può richiedere lo sgravio sui costi INAIL presentando domanda direttamente online tramite la sezione Punto Cliente e compilando il modello OT 24 da presentare entro il mese di Febbraio di ogni anno. Lo sconto sui costi INAIL può essere richiesto dalle aziende certificate tutti gli anni, per tanto si tratta di un vantaggio economico decisamente importante. Per maggior sicurezza si raccomanda di far eseguire queste procedure al proprio consulente o commercialista.

Altri vantaggi relativi alla certificazione ISO 45001

Oltre il palese vantaggio di poter risparmiare sui costi INAIL la certificazione ISO 45001 costituisce per le aziende che ne applicano le procedure di avvantaggiarsi sui seguenti aspetti:

· migliore immagine aziendale nei confronti di clienti e collaboratori

· miglioramento dei rapporti con le autorità pubbliche

· riduzione degli infortuni sul lavoro

· riduzione dei problemi e delle sanzioni derivanti dagli enti preposti al controllo per la sicurezza sul lavoro

· diminuzione dei costi legali e collaterali dovuti ad una cattiva gestione interna della sicurezza sul lavoro

 

Come ottenere la ISO 45001

Per il raggiungimento di questo obiettivo l’azienda dovrà affrontare due passaggi principali:

1) Preparazione di un proprio sistema di gestione per la sicurezza

a. approfondire e prendere coscienza di quanto richiesto dai requisiti della norma ISO 45001.

b. effettuare un’analisi della propria azienda in relazione a quanto richiesto dai vari requisiti della norma.

c. strutturare un sistema di gestione documentato (generalmente costituito da un manuale, procedure e moduli) in grado di soddisfare i requisiti della ISO 45001.

d. integrare ed applicare il sistema predisposto assicurandosi che tutto il personale della propria azienda ne sia consapevole e partecipe.

e. effettuare delle verifiche ispettive interne per verificare che il proprio sistema di gestione sia conforme alla ISO 45001 e che sia effettivamente applicato in azienda.

f. effettuare dei riesami da parte della direzione per constatare il grado di efficacia raggiunto e per valutare i benefici ottenuti applicando il sistema di gestione

2) Sottoporsi a verifica ispettiva di un Organismo di Certificazione

a. scegliere un Ente di Certificazione e richiedere di essere sottoposti a verifica ispettiva per la certificazione.

b. concordare con l’Ente di Certificazione scelto una data per sostenere la verifica ispettiva che sarà svolta da un ispettore dell’Ente presso la sede della propria azienda

c. durante la verifica ispettiva è possibile che siano rilevate dall’ispettore delle lacune (non conformità), in questo caso l’azienda dovrà concordare un impegno formale per risolverle. Una volta conclusa la verifica e concordata la risoluzione di eventuali non conformità rilevate dall’ispettore, quest’ultimo rilascerà un rapporto di conformità alla ISO 45001.

d. Nei giorni successivi al superamento della verifica l’Ente di Certificazione emetterà il certificato ISO 45001 che sarà consegnato al cliente.

e. Negli anni successivi l’Ente di Certificazione tornerà ad effettuare una verifica di sorveglianza, con cadenza annuale, per mantenere la validità della certificazione

 

Articolo aggiornato il 04/02/2022

Riduzione Premio INAIL & Certificazione del SGSL secondo la ISO 45001:18 (Ex 18001)

L’INAIL, con Delibera n. 79/10 del 21 aprile 2010, ha aumentato le percentuali di riduzione del premio INAIL per le organizzazioni che mettono in atto interventi tesi al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, proponendo una modifica dell’art. 24 del D.M. del 12 dicembre 2000 (Ministero del lavoro e delle politiche sociali).

L’ente assicurativo nazionale grazie a tale riforma ha sancito una riarticolazione del tasso di sconto, realizzato per agevolare le PMI, che potranno godere di riduzioni, commisurate al numero di lavoratori dipendenti dell’azienda, che possono arrivare fino al 28% del premio INAIL annuale. Queste sono andate a sostituire le precedenti percentuali di sconto del 10% e 5%, incrementando il risparmio per le imprese.

Le imprese per poter beneficiare di tali sgravi fiscali devono certificare di essere in possesso dei requisiti di regolarità contributiva e assicurativa; inoltre, devono aver effettuato nell’anno precedente alla domanda di riduzione, interventi volti al miglioramento delle condizioni di sicurezza attuando le disposizioni del decreto legislativo 81 del 9 aprile 2008 e le sue successive integrazioni.

Il riferimento più autorevole (citato anche dall’art 30 del D.lgs 81/08 e s.m.i.) contemplato come opportunità per usufruire di tali agevolazioni, è la certificazione secondo la ISO 45001:18 (Ex 18001) il cui costo, alla luce di tale incentivazione, nella gran parte dei casi sarà inferiore al risparmio che si otterrà grazie alla riduzione del premio INAIL.

Inoltre il D.Lgs. 231 prevede sanzioni pesantissime a carico delle società, che possono incorrere anche nella sospensione temporanea delle attività o addirittura nella interdizione definitiva.

L’art.lo 30 del Testo Unico riconosce l’idoneità del Sistema di Gestione definito in base alla ISO 45001:18 (Ex 18001), come esimente per la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle società. Ciò significa che in caso di infortunio grave il giudice contesterà al Datore

di Lavoro i reati previsti dal codice penale, ma non contesterà all’impresa quelli previsti dal D.Lgs. 231.

Di conseguenza, oggi, la ISO 45001:18 (Ex 18001) consente di rappresentare una testimonianza dell’impegno e dell’attenzione del datore di lavoro verso la sicurezza dei propri lavoratori, da far valere anche in sede legale, con un investimento abbondantemente compensato dal risparmio dei costi assicurativi.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, dopo l’approvazione da parte della commissione competente della Camera dei Deputati del decreto “fine stato di emergenza”, ha firmato un’ordinanza, che recepisce il testo dell’emendamento sull’utilizzo delle mascherine al chiuso, come approvato dalla commissione.
Resta l’obbligo di utilizzare le mascherine FFp2 per:

  • aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone
  • navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale
  • treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità
  • autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti
  • autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente
  • mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale
  • mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado
  • spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso.

È obbligatorio indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

È inoltre raccomandato indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.

Il Ministro ha anche firmato l’ordinanza di proroga al 31 maggio delle disposizioni per gli arrivi dai Paesi Esteri. La novità riguarda il passenger locator form, che dal 1° maggio non sarà più necessario. Il documento era stato introdotto nell’estate del 2021 per regolare le partenze e conteneva tutte le informazioni necessarie per localizzare il viaggiatore in caso di eventuale contagio da Covid durante lo spostamento.

Le disposizioni sono vigenti dal 1° maggio 2022 fino alla data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto-legge n.24 del 24 marzo 2022 e comunque non oltre il 15 giugno 2022.

Per quanto riguarda i protocolli anti-contagio nelle aziende, alla data odierna sono tutti confermati e l’orientamento del Governo sembra quello del loro mantenimento. In attesa di indicazioni diverse, quindi, è preferibile continuare a seguire i protocolli, compreso l’utilizzo di mascherine da parte dei dipendenti, specie in quelle attività, dalla ristorazione al benessere, che sono aperte al pubblico.

Riferimenti normativi:

➢ MINISTERO DELLA SALUTE – ORDINANZA 28 aprile 2022 – Nuove misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’ emergenza epidemiologica da COVID-19

➢ MINISTERO DELLA SALUTE – ORDINANZA 28 aprile 2022 – Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie

➢ MINISTERO DELLA SALUTE – ORDINANZA 28 aprile 2022 – Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’epidemia da COVID-19

➢ MINISTERO DELLA SALUTE – ORDINANZA 28 aprile 2022 -Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’epidemia da COVID-19 concernenti l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie

Il phishing è una tecnica illecita utilizzata per appropriarsi di informazioni riservate relative a una persona o a un’azienda – username e password, codici di accesso (come il PIN del cellulare), numeri di conto corrente, dati del bancomat e della carta di credito – con l’intento di compiere operazioni fraudolente.

La truffa avviene di solito via e-mail, ma possono essere utilizzati anche sms, chat e social media. Il «ladro di identità» si presenta, in genere, come un soggetto autorevole (banca, gestore di carte di credito, ente pubblico, ecc.) che invita a fornire dati personali per risolvere particolari problemi tecnici con il conto bancario o con la carta di credito, per accettare cambiamenti contrattuali o offerte promozionali, per gestire la pratica per un rimborso fiscale o una cartella esattoriale, ecc..

In genere, i messaggi di phishing invitano a fornire direttamente i propri dati personali, oppure a cliccare un link che rimanda ad una pagina web dove è presente un form da compilare. I dati così carpiti possono poi essere utilizzati per fare acquisti a spese della vittima, prelevare denaro dal suo conto o addirittura per compiere attività illecite utilizzando il suo nome e le sue credenziali.

 

Scheda infografica: Inforgrafica Phishing – Garante della Privacy